Rugby Milazzo 1

Passione Rugby .

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Le Regole

LE REGOLE DEL RUGBY


IL CAMPO
Il rugby si gioca su un terreno rettangolare in cui si distinguono i seguenti elementi:

CAMPO DI GIOCO: area delimitata dalle linee di meta e di touche, le quali non fanno parte del campo di gioco.

AREA DI META: area delimitata dalla linea di meta, dalla linea di pallone morto e dalle linee di touche di meta. Essa include la linea di meta, ma non quelle di pallone morto e di touche di meta.

AREA DI GIOCO: area composta dal campo di gioco e dalle aree di meta. Le linee di touche, di touche di meta e di pallone morto non ne fanno parte.

AREA DEI 22: area delimitata dalla linea di meta e dalla linea dei 22 metri. Include quest'ultima ma non l'area di meta.

RECINTO DI GIOCO: comprende l'area di gioco e uno spazio intorno ad essa largo minimo 5 metri, laddove possibile, che viene identificato come area perimetrale.
Queste le dimensioni:

LUNGHEZZA AREA DI GIOCO: minimo 119 - massimo 144 metri.

LUNGHEZZA CAMPO DI GIOCO (da linea di meta a linea di meta): massimo 100 metri.

LARGHEZZA: minimo 66 - massimo 70 metri.

Le linee:

LINEE DI META: due, sul limite anteriore dell'area di meta. Su di esse sono poste le porte a H. Tali linee sono considerate interne all'area di meta.

LINEE DEI 22 METRI: due, a 22 metri di distanza dalla linea di meta. Sono considerate interne all'area dei 22 metri.

LINEE DEI 10 METRI: due, tratteggiate, a 10 metri di distanza dalla linea di metà campo.

LINEA DI META' CAMPO: una.

LINEE DEI 5 METRI: quattro, tratteggiate, due latitudinali e due longitudinali e servono a delimitare le zone di ripresa del gioco. Le prime sono poste di fronte alla linea di meta , le seconde di fronte alla linea di touch.

LINEE DEI 15 METRI: due, tratteggiate, longitudinali, poste di fronte alla linea di touche per delimitare la fine dell'alineamento della touche.

Le due porte a H sono poste al centro della linea di meta. La larghezza tra i due pali è 5,6 metri, l'altezza dal terreno alla traversa è 3 metri, i pali devono essere alti minimo 9,4 metri.

IL PALLONE
La palla deve avere forma ovale, composta di quattro pannelli e di cuoio o materiale sintetico simile al cuoio. Le dimensioni ottimali sono:

LUNGHEZZA: 28 cm

CIRCONFERENZA LUNGA: 74 cm

CIRCONFERENZA BREVE: 59 cm

PESO: 410-460 grammi

TEMPO DI GIOCO
La durata di una partita è 80 minuti, divisi in due tempi da 40 minuti ciascuno. Il recupero dura fino al termine dell'azione corrente. La durata dell'intervallo non può superare i 10 minuti. Il tempo perduto deve essere recuperato nella frazione di gioco in cui è avvenuto.

COMPOSIZIONE DELLE SQUADRE
Ogni squadra può schierare da un minimo di 11 a un massimo di 15 giocatori, in panchina possono sedersi fino a 7 riserve per altrettante sostituzioni consentite. La partita deve essere sospesa se una squadra rimane con meno di 6 giocatori. Si distingue tra:

RIMPIAZZO: giocatore che entra nell'area di gioco al posto di un infortunato.

SOSTITUTO: giocatore che entra nell'area di gioco al posto di un compagno per scelta tecnica.
Un giocatore espulso o rimpiazzato per infortunio non potrà più rientrare in gara. Se il rimpiazzo si infortuna, può a sua volta essere rimpiazzato. Se il rimpiazzo è espulso, il rimpiazzato può rientrare solo per sostituire un altro compagno. Un giocatore sostituito per scelta tecnica può rientrare in gara come rimpiazzo di compagno sanguinante o di prima linea infortunato o espulso. Un giocatore sanguinante deve lasciare l'area di gioco per il tempo necessario alla medicazione (massimo 15 minuti effettivi), durante il quale può essere rimpiazzato da una riserva. Superato il tempo massimo, il rimpiazzo diventa definitivo.

DIREZIONE DI GARA
La direzione della gara è affidata a un arbitro, che si occupa del tempo di gioco, del punteggio e dell'accesso e uscita dal terreno di gioco dei giocatori. E' munito di fischietto cui cui può fermare il gioco in ogni momento, indicando una segnatura, un'infrazione o un annullato. L'operato dell'arbitro è incontestabile. Può estrarre il cartellino giallo (ESPULSIONE TEMPORANEA) o rosso (ESPULSIONE DEFINITIVA). L'arbitro effettua il sorteggio iniziale e il capitano vincente può scegliere se battere per primo il calcio d'invio oppure la metà campo in cui schierare la sua squadra.

L'arbitro è coadiuvato da due giudici di linea, le cui segnalazioni consentono all'arbitro di modificare le sue decisioni di touche e antigioco.
In caso di partite di un certo rilievo, può essere presente il TMO (Television Match Official) che ha il compito, su richiesta dell'arbitro, di verificare attraverso la moviola in campo se un'azione in area di meta ha portato o meno a una segnatura.

ASSEGNAZIONE DEL PUNTEGGIO
META: 5 punti - è valida solo se la palla viene schiacciata a terra nell'area di meta della squadra avversaria. Il giocatore deve esercitare una pressione sulla palla con le braccia o la parte anteriore del tronco dal collo alla cintola (questo è un TOCCATO a terra e vale una meta; se un difensore tocca a terra si dice ANNULLATO). Non vale farla cadere sul terreno.
TRASFORMAZIONE: 2 punti - si calcia subito dopo la meta, perpendicolarmente al punto in cui la palla è stata schiacciata a terra. La palla deve passare in mezzo ai pali, sopra la traversa.

META DI PUNIZIONE: 5 punti - viene assegnata, su decisione dell'arbitro, se la squadra che è in difesa commette un fallo senza il quale la meta sarebbe stata evidentemente segnata.

PUNIZIONE: 3 punti - calcio da fermo assegnato dopo un fallo grave. La palla deve passare in mezzo ai pali, sopra la traversa.
DROP: 3 punti - calcio di rimbalzo durante l'azione. Un giocatore, da qualsiasi posizione del campo, tira il pallone dopo averlo fatto rimbalzare, centrando i pali avversari.

PORTA TECNICA: 3 punti - può essere assegnata dall'arbitro se il difensore tocca fallosamente il      pallone impedendo una probabile segnatura.

SCOPO DEL GIOCO
Scopo del gioco è totalizzare più punti della squadra avversaria durante il tempo di gioco previsto e attraverso i tre sistemi leciti: meta (e relativo calcio di trasformazione), drop o calcio di punizione.

ANTIGIOCO
E' qualsiasi azione, commessa da una persona all'interno del recinto di gioco, che è contraria alla lettera e allo spirito delle regole del gioco. Tutti i falli ricadenti nella casistica esposta di seguito sono puniti con un calcio di punizione al quale, però, in molte circostanze, si aggiunge anche il cartellino giallo o del cartellino rosso. L'antigioco comprende:

OSTRUZIONISMO: non è possibile intervenire su giocatori non in possesso del pallone; due giocatori avversari che corrono verso il pallone si possono spingere solo di spalla; un flanker non deve impedire al mediano di mischia avversario di muoversi intorno alla mischia.

GIOCO SLEALE: nessun giocatore deve volontariamente infrangere una regola, perdere tempo, allontanare il pallone.

FALLI RIPETUTI: se un giocatore commette infrazioni ripetute può essere ammonito o espulso temporaneamente. Se tale giocatore ripeterà nuovamente l'infrazione sarà espulso definitivamente.

GIOCO PERICOLOSO: non si può placcare al collo, placcare anticipatamente o in ritardo, caricare, trattenere o colpire un avversario senza pallone (eccetto in mischia, ruck o maul), dare pugni, gomitate o testate, pestare o calciare un avversario, saltare sopra un avversario, placare a braccio rigido, placcare un giocatore i cui piedi non sono a terra.

FUORIGIOCO
Un giocatore è in fuorigioco se si trova davanti al compagno portatore del pallone o che per ultimo ha giocato il pallone. Saranno puniti, salvo vantaggio, i giocatori che interferiscono nel gioco (sul pallone o sull'avversario), che avanzano verso l'avversario dopo che un compagno dietro a loro ha calciato il pallone o che si trovino e rimangano a meno di 10 metri da un avversario nel'attesa di ricevere il pallone, o dal punto di caduta del pallone. Qualora il giocatore in fuorigioco si trovi a meno di 10 metri da un avversario in attesa di ricevere il pallone da calcio o dal punto dove il pallone cadrà, nessuna azione dell'avversario o di un compagno può rimetterlo in gioco. Il giocatore deve rientrare fino ai 10 metri. Se mentre si sta portando il tale posizione è superato da un compagno, proveniente da posizione regolare, può tornare in gioco.

Tutti i fuorigioco sono puniti con un calcio di punizione e la squadra che ne usufruisce può convertirlo in mischia sul punto dove il pallone è stato calciato. Fuorigioco involontario avviene quando il pallone o il portatore tocca casualmente un giocatore in fuorigiioco. Se si realizzerà il vantaggio per la squadra del giocatore in fuorigioco, sarà ordinata una mischia. Un compagno del giocatore che ha contrato, cioè che si è opposto a un calcio a seguire avversario in fase ascendente e senza cercare di afferrarlo, è in fuorigioco se si trova davanti a questo e tenta di giocare il pallone. Un avversario che si trova dietro al giocatore che ha contrato è rimesso in gioco.

PASSAGGIO IN AVANTI
Si verifica un "in avanti" quando il pallone lascia le mani di un giocatore che ne ha perduto il possesso o tocca le mani o il braccio di un giocatore per poi andare verso la linea di pallone morto avversaria senza poter essere ripreso prima di toccare terra o un altro giocatore. Un passaggio in avanti avviene quando il giocatore passa il pallone verso la linea di pallone morto avversaria.
Un "in avanti" è penalizzato con una mischia sul punto dell'infrazione, escluso il caso di "in avanti" in touche (mischia ai 15 metri) o in area di meta (mischia ai 5 metri). Se è volontario, verrà punito con un calcio di punizione.
Contrare il pallone non è da considerarsi un "in avanti".

CALCIO DI INVIO E DI RIPRESA DEL GIOCO
Il calcio di invio viene battuto, il primo da una squadra e il secondo dall'altra in base a quanto stabilito dal sorteggio, all'inizio di ciascuno dei due tempi di gioco e consiste in un drop a metà della linea di metà campo.
Il calcio di ripresa del gioco (o di rinvio) si effettua per riprendere il gioco dopo che un attaccante ha portato o fatto arrivare il pallone nell'area di meta senza commettere infrazioni, e là il difensore ha annullato oppure il pallone è andato in touche di meta o su oppure oltre la linea di pallone morto. Consiste in un drop su o dietro la linea dei 22 metri, in qualunque punto lungo di essa.

PALLONE A TERRA
Quando il pallone è libero sul terreno e un giocatore va a terra a raccoglierlo oppure quando un giocatore non placcato è a terra in possesso del pallone, egli deve rendere il pallone immediatamente disponibile per entrambe le squadre, in modo che il gioco possa continuare. Deve quindi:
alzarsi immediatamente con il pallone
passare il pallone
lasciare il pallone

Non è consentito cadere sul giocatore a terra con il pallone oppure sui giocatori che si trovano a terra vicino al pallone (a meno di 1 metro).

PLACCAGGIO
Si ha un placcaggio quando il giocatore portatore del pallone è messo a terra (cioè con almeno un ginocchio al suolo o seduto su altri giocatori a terra) e contemporaneamente tenuto a terra da un avversario.

Il placcatore deve immediatamente lasciare l'avversario, così da consentirgli di liberare o giocare il pallone, e rialzarsi. Egli può anche scegliere di allontanarsi dal pallone e dal placcato, rotolando via, senza ostacolare l'avversario, prima di rimettersi in piedi.

Il placcato, una volta terra, deve immediatamente passare, lasciare, posizionare o spingere sul terreno (non in avanti) il pallone, al fine di renderlo disponibile e far continuare il gioco. Una volta fatto ciò, il placcato si deve rialzare.
Nessun giocatore che è a terra dopo un placcaggio può placcare o contendere il pallone a un giocatore in piedi.

MARK
Un mark si realizza:
afferrando il pallone con sicurezza al volo
nei propri 22 metri o con almeno un piede sulla linea dei 22 metri
gridando nel contempo "MARK!"
Non è valido un mark su calcio d'invio, lo è dopo che il pallone ha rimbalzato sui pali, effettuato saltando o correndo, in area di meta.
Per un mark regolare l'arbitro assegnerà un calcio libero sul punto del mark, che deve essere calciato dal giocatore che lo ha chiamato. In alternativa, la sua squadra ha diritto a una mischia sullo steso punto. Nel caso di mark in area di meta, la conseguente mischia sarà effettuata a 5 metri dalla linea di meta, in campo di gioco, di fronte al punto del mark.

TOUCHE
Dopo che il pallone è uscito dalla linea di touche, deve essere rimesso in gioco da un giocatore (LANCIATORE) che abbia i piedi fuori del campo di gioco. Egli non deve fare un passo nel campo di gioco quando lancia il pallone. Il pallone deve essere lanciato diritto in modo che percorra almeno 5 metri lungo la linea di rimessa in gioco prima di toccare il terreno, di toccare o di essere toccato da un giocatore.
I giocatori che si dispongono alineati nello spazio tra la linea dei 5 metri e quella dei 15 sono i 

RICEVITORI.
Ha diritto al lancio la squadra che non ha fatto uscire il pallone in touche.
Se il pallone è fatto uscire in touche usufruendo di un calcio di punizione, la squadra che lo ha battuto mantiene il diritto al lancio nella successiva touche,
La rimessa in gioco è sul punto di uscita del pallone, nell'eventualità di un calcio effettuato dalla propria area dei 22 metri o area di meta, o sulla perpendicolare del punto del calcio negli altri casi.
Se il pallone tocca terra prima di uscire in touche, il punto della rimessa in gioco sarà il punto di uscita del pallone.

MISCHIA
La mischia è una fase di ripresa del gioco a seguito di un'interruzione, decretata dall'arbitro, per un'infrazione di lieve entità o per tutte quelle situazioni che richiedono l'interruzione del gioco e non sono regolate da nessuna norma. Consiste in un tentativo di conquista lecita del pallone da parte delle due squadre
Una mischia non si può svolgere in area di meta e termina:
quando il pallone esce dalla mischia in qualsiasi direzione tranne che dal tunnel
quando l'ultimo giocatore ha il pallone tra i suoi piedi, si slega e lo raccoglie
quando il pallone in una mischia è sopra oppure oltre la linea di meta.
Una mischia deve essere formata permanentemente da 8 giocatori, in posizione prefissata e invariabile, legati tra di loro, avendo cura che le loro spalle, in posizione flessa, non siano più basse del bacino. Il solo giocatore numero 8 può legarsi in due posizione, o tra le due seconde linee o tra una seconda linea e un flanker. I giocatori della prima linea devono incastrarsi con le loro teste con quelle dei giocatori di prima linea avversaria. La testa non deve essere a contatto con quella di un compagno.

Una volta che è avvenuto il contatto tra le prime linee - azione questa che va eseguita secondo precisi tempi scanditi dall'arbitro - il pallone dovrà essere introdotto senza ritardo nello spazio formatosi tra le due prime linee (TUNNEL) dal mediano di mischia, che deve tenere il pallone per le punte e parallelo al terreno. Con il rilascio del pallone dalle mani del mediano di mischia ha inizio la medesima e ogni giocatore del pacchetto di mischia può cominciare la sua azione di spinta.
Per "tallonare" e far uscire il pallone dietro la mischia si possono usare solo piedi e spinta. Nessun giocatore si può staccare dalla mischia finché il pallone non ne sia uscito, ad eccezione del numero 8.
Il mediano di mischia deve rimanere sul lato dell'introduzione, mantenendosi al di qua della sua linea di fuorigioco che passa per il pallone. Tale linea immaginaria è quindi variabile secondo la posizione del pallone all'interno della mischia. I giocatori non partecipanti alla mischia hanno, invece, la loro linea di fuorigoco che passa per i piedi dell'ultimo giocatore di mischia della propria squadra.
Quando una mischia ruota, con il suo asse mediano, più di 90°, l'arbitro ordina l'interruzione del gioco e una nuova mischia sarà formata sul punto dell'interruzione. Il possesso palla è invertito.

CALCI DI PUNIZIONE E CALCI LIBERI
I calci di punizione e quelli liberi devono essere calciati sul punto assegnato dall'arbitro, o dietro ad esso, lungo una linea perpendicolare alla linea di meta, passante per il punto assegnato.
Se il fallo è stato commesso in area di meta, il punto del calcio è a 5 metri dalla linea di meta, in campo di gioco.

Una squadra può richiedere una mischia al posto del calcio, sempre però sul punto assegnato.
Al momento del calcio tutti i compagni di squadra, escluso l'eventuale piazzatore, devono trovarsi dietro al pallone. Il calciatore ha un minuto di tempo per calciare e una volta dichiarata o palesemente manifestata la sua intenzione di calciare in porta non può modificarla. Ogni infrazione degli attaccanti sarà punita con una mischia a favore dell'avversario, ogni infrazione dei difensori con l'avanzamento di 10 metri del punto di battuta del calcio di punizione.

Un calcio può essere giocato rapidamente, senza attendere che tutti i compagni siano dietro al pallone. Coloro che rimangono davanti, sono in fuorigioco, ma non saranno sanzionati se continueranno la loro corsa fino a rimettersi in gioco o fino a quando un compagno, partito da posizione regolare, non li abbia raggiunti e quindi rimessi in gioco. Nessuna azione dell'avversario li rimette in gioco.

Il calcio è ostacolabile dai difensori, che però devono partire da 10 metri di distanza.

Perchè il Rugby


Perchè il Rugby 

Innanzi tutto perche’ il rugby è lo sport di squadra per eccellenza. 

Sotto l’aspetto caratteriale, facilita la capacità di socializzare ed insegna il rispetto degli altri, avversari, compagni, arbitri, educatori. La lealtà è parte essenziale del gioco. Ai bambini più timidi e timorosi insegna ad avere più confidenza con se stessi e verso gli altri, ai più aggressivi insegna a contenere e a canalizzare nel gioco regolamentato la propria esuberanza. Il rugby contribuisce a dare consapevolezza di sé e sicurezza. 

Dal punto di vista motorio, essendo uno sport alternato (fasi di gioco e pause di recupero), offre una ampia varietà di movimenti che non solo contribuisce a sviluppare molteplici capacità motorie (tutte le parti del corpo sono coinvolte) ma accresce l’interesse del bambino al gioco. Molti pensano che "il rugby è pericoloso, violento, ci si fa male”. 

Il rugby è uno sport di contatto col terreno e con avversari e compagni: si cade a terra, si placca, si spinge nella mischia. Ma, a parte che il mini rugby ha regole che eliminano parte dei contatti del rugby (non esiste la mischia, il frontino è vietato…), gli educatori insegnano i movimenti per eseguire questi gesti… e insegnano a vostro figlio anche a fare le capriole, che molti di loro a 12 anni non sanno ancora fare. 

E gli si insegna anche a rialzarsi da terra e ripartire, senza sceneggiate. Il rischio di incorrere in contusioni, fratture etc non è più alto di quello che corrono i bambini che giocano a calci 

La Rugby Football Union, la federazione inglese, ha commissionato ad un team di esperti il compito arduo ma basilare: sintetizzare, dopo quasi duecento anni di storia e cultura ovale, i valori fondamentali su cui si regge il rugby. Eccoli: # Teamwork # Respect # Enjoyment # Discipline # Sportsmanship Lavoro di squadra (Teamwork). Fondamentale nel rugby. Sport inclusive, che accoglie tutti, perchè lavorare come squadra arricchisce l’esperienza umana. In campo e fuori il rugbista lavora per la squadra, non per se stesso, comprende che ciascuno ha un ruolo. 

"Nel Rugby cede l'agonismo individuale, il virtuosismo del singolo, per lasciare il posto all'ascesa del ‘gruppo’ nel quale le competitività individuali, prima si compongono, poi si fondono, risolutive, secondo schemi prestabiliti, traducendo i contributi e le capacità di tutti nella storia dell'evento. E' questa vita di "gruppo" una caratteristica specifica del rugby. 

Viverla significa tendere verso quella finalità formativa che sta tanto a cuore alle comunità sane, perché essa finalità ha come supporto una genuina educazione alla socialità" ("Sport e personalità valore educativo dello sport - il gioco del rugby" di Giannino Scuderi e Aldo Invernici - 1982). 

Rispetto (Respect). Il rispetto reciproco è la base di questo sport. Rispetto per gli arbitri, e per le loro decisioni; per gli avversari; per il pubblico; per chi allena e per chi gestisce i club. Piacere (Enjoyment). 

Il piacere, il divertimento è il motivo per il quale giochiamo a rugby, seguiamo il rugby, ci adoperiamo per il rugby, ci sentiamo parte della famiglia del rugby. Gioca per vincere, ma non ad ogni costo. Vinci con dignità, perdi con grazia. Disciplina (Discipline). 

Alla base di questo sport c’è una forte disciplina, fatta di lealtà, onestà, osservanza delle regole. Rispetta avversari, arbitri o tutti i partecipanti. 

Rifiuta imbroglio, razzismo, violenza, droga. Spirito sportivo (Sportsmanship). Amicizia Il rugby ha una consolidata tradizione di cameratismo che unisce compagni di squadra come avversari, ed in questo senso è lo sport della amicizia. 

Fair play sia sul campo che fuori, a rugby si gioca per ottenere la vittoria sul campo ma non a tutti i costi. Inoltre, questa sintesi può essere arricchita con un altra dimensione connaturata allo sport e che certamente è anche del rugby: quella della solidarietà. 

Nel gioco del rugby l’avanzamento è garantito dal pronto sostegno dei compagni di squadra. L’aiuto nel gioco insegna la solidarietà fuori dal campo. Non c’è scuola migliore per prepararsi alla vita ! Questi valori che sostengono intimamente questo sport sono alla base nell’insegnamento del rugby nel nostro club.

Codice Etico

CODICE ETICO 

Tutti coloro che fanno parte della ASD UNIONE RUGBY AQUILE DEL TIRRENO (dirigenti, collaboratori, giocatori, allenatori, genitori e sostenitori) sono tenuti a rispettare le seguenti regole di comportamento, ispirate ai principi etici e morali che, da sempre, caratterizzano il rugby. 

Codice di comportamento generale 

 • Rispetta i diritti, la dignità e il valore degli altri. Rispetta i tuoi compagni e gli avversari. Ricorda che il valore fondamentale del rugby è il fair play.

• Gioca nel rispetto delle regole. 

• Non discutere mai con gli arbitri, sii collaborativo con loro e riconoscine l’impegno. 

• Gioca duro ma leale. L’avversario dei primi due tempi è l’amico del terzo tempo. 

• Gioca sempre per vincere ma accetta la sconfitta. 

• Rispetta te stesso, la tua salute, il tuo futuro: adotta uno stile di vita da atleta; non ricorrere mai al doping; sii responsabile; rispetta la legge. 

• Sii fiero e ama la tua maglia. Indossala con orgoglio: è una fetta di storia del rugby e della tua città. Indossarla è un privilegio riservato ai campioni di ieri, di oggi e di domani. 

• Controlla sempre le tue reazioni ed evita il turpiloquio e le bestemmie. 

• Sii disponibile ad aiutare e sostenere i tuoi compagni di squadra dentro e fuori dal campo. 

• Sii un buono sportivo: apprezza le buone giocate indipendentemente dal fatto che le abbiano realizzate la tua squadra o il tuo avversario. 

• Non rilasciare dichiarazioni e non esprimere giudizi pubblicamente sotto nessuna forma, inclusi i social network, che siano lesivi dell’immagine, della reputazione e degli interessi della Società e dei suoi tesserati. 

• Abbi cura e rispetto per le attrezzature che ti sono fornite e non macchiarti mai di atti di vandalismo in alcun luogo ed occasione.

• Ricorda: sei e rimani un giocatore della ASD UNIONE RUGBY AQUILE DEL TIRRENO anche fuori dal campo. 

• Accetta le conseguenze dovute al mancato rispetto di questo codice di comportamento. In caso di violazione delle regole comportamentali di cui sopra, l’ASD UNIONE RUGBY AQUILE DEL TIRRENO si riserva di applicare tutte le sanzioni che riterrà più opportune. 

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Codice integrativo di comportamento per genitori/sostenitori

Oltre al Codice di comportamento generale, l’ASD UNIONE RUGBY AQUILE DEL TIRRENO chiede ai genitori/sostenitori di rispettare anche le seguenti regole integrative: 

• Ricorda: i giocatori stanno giocando il loro gioco, non il tuo. • Non interferire nelle scelte dell’allenatore e non criticarle. Insegna a tuo figlio a fare lo stesso. 

• Insegna a tuo figlio il rispetto degli orari e degli impegni assunti nei confronti della squadra. 

• Non mettere in ridicolo o rimproverare un giocatore che commette un errore. Insegna a tuo figlio a fare lo stesso. 

• Apprezza gli sforzi e le prestazioni, non soltanto i risultati.

• Rispetta le decisioni degli arbitri. Insegna a tuo figlio a fare lo stesso. 

• Tifa per la tua squadra; non tifare contro gli avversari e rispettali. Ricorda sempre che senza di loro non ci sarebbe partita. 

• Non disturbare in occasione di trasformazioni e calci piazzati.

Collabora


COLLABORA CON NOI 

L’Asd Unione Rugby Aquile del Tirreno cresce e vuole farlo con il sorriso e la competenza. Allenatori, educatori, dirigenti sono il volto del Club, ma anche il motore dello sviluppo dei ragazzi e della crescita della Società sportiva. 

Stiamo cercando nuove figure da affiancare ai tecnici già presenti nel proprio Staff per il settore Minirugby e il rugby giovanile. 

Ai candidati si richiedono alcuni requisiti di base: 
- precedente esperienza nell'ambito dell'insegnamento sportivo (preferenziale la disciplina del rugby)
- tecnici brevettati F.I.R. con predisposizione ad allenare categorie minirugby o superiore 
- laureati o laureandi in scienze motorie - giovani ex atleti che intendono intraprendere il percorso di formazione

E' politica della società favorire la formazione dei tecnici e riconoscere un ragionevole rimborso spese proporzionato alle capacità, costanza e impegno. 

Per contatti o informazioni contattare il responsabile tecnico Attilio D’asdia al cell. 328 6189951

A Chi è Rivolto



Il rugby uno sport davvero divertente per i ragazzi e coinvolgente per i genitori. 

In fondo lo sport è l’unico ambiente in cui i ragazzi possono sperimentare di sbagliare, di non riuscire, senza che incappino in conseguenze nefaste. Meglio quindi non stargli addosso con le nostre attese da adulti che pesano e che abbiamo paura di vedere deluse. 

Crediamo che sia importante "riconoscere” i bambini piuttosto che "esaltarli”, soprattutto al campo, assediando la linea laterale con grida e sobbalzi isterici, che lasciano trasparire tensioni e aspirazioni eccessive che non hanno nulla a che fare col gioco dei bambini, riflettendo semmai un ansioso bisogno di partecipazione. 

Il rugby attrae perché è uno sport che è fiero dei propri valori. E’ uno sport che trascende il fatto tecnico e si avvicina ad essere una filosofia di vita, contagiosa ed accessibile a tutti. A rugby può giocare chiunque a prescindere dal fisico, dal sesso, dall’età e dall’abilità. 

Ognuno è libero di esprimersi secondo le proprie capacità, in un ambiente competitivo e divertente. Per giocare a rugby non sono richieste doti fisiche particolari, si tratta di un gioco che riesce a coinvolgere i bambini con qualsiasi struttura fisica: il bambino robusto, quello alto, quello piccolo e scattante; tutti i bambini sani possono praticare questo sport, perché nel gioco i ruoli valorizzano tutte le caratteristiche fisiche. Inoltre, non essendo prevista attività specificamente mirata all’agonismo fino ai 12 anni, il coinvolgimento, la partecipazione, l’apprendimento contano più di performance e risultato. 

Ai bambini più timidi e timorosi insegna ad avere più confidenza con se stessi e verso gli altri, ai più aggressivi insegna a contenere e a canalizzare nel gioco regolamentato la propria esuberanza. Il rugby contribuisce a dare consapevolezza di sé e sicurezza. Il mini rugby – inoltre - è un gioco che favorisce l’integrazione: le bambine fino ai 12 anni giocano con i maschi; e vi capiterà anche di vedere vostro figlio giocare con bambini diversamente abili. 

Sport e gioco hanno molte cose in comune: affinano le capacità motorie, sviluppano lo spirito d’iniziativa, l’audacia, il desiderio di confrontarsi con se stessi e con gli altri; migliorano l’umore, la tolleranza al dolore, le difese immunitarie; insegnano la cooperazione, il rispetto dei ruoli e delle regole, la pazienza e la lealtà, la capacità di accettare le sconfitte e di gioire per i successi: il rugby accentua tutto questo. 

Il minirugby è sport di squadra che, oltre ad affinare la destrezza individuale necessaria a superare l’avversario, insegna anche a cooperare in un gruppo, a essere disciplinati e rigorosi nell’agire: questo è essenziale nel rugby, che è sport di contatto: da ciò deriva uno sviluppo delle capacità di autocontrollo dei praticanti. 

Sono, infatti, tante le situazioni in cui l’aggressività e la determinazione, che rappresentano qualità importanti del giocatore di rugby, devono essere controllate e non possono, mai per nessun motivo, sfociare nella violenza fine a se stessa. 

Una partita di minirugby giocata da bambini e bambine offre uno spettacolo gioioso, esaltante ed entusiasmante, in cui la serietà dell’impegno e la concentrazione nello sforzo di superarsi, si uniscono alla passione "naturale” del gareggiare con la palla.   

Il Nostro Campo







IL NOSTRO CAMPO 

Ci siamo occupati della pulizia e del rifacimento del manto erboso. Poche persone erano convinte dell'operazione all'inizio ma grazie alla forza lavoro di alcuni volontari, siamo orgogliosi del risultato ottenuto.

E’ ubicato in Via Rio rosso, 218 a Milazzo ed e’ facilmente raggiungibile dalla riviera di Ponente.

Organigramma

Consiglio Direttivo
Natale Tricamo
Presidente
Filorimo Antonio
Vicepresidente
Torre Renzo
Consigliere
Consigliere
Consigliere

Area Sportiva – Squadra Seniores
Foti Stefano
Allenatore
Preparatore atletico
Finocchio Alberto
Allenatore di mischia
Fisioterapista
Dirigente Accompagnatore
Attilio D’Asdia
Direttore Sportivo

Area Sportiva – Settore Giovanile
D’asdia Attilio
Direttore Sportivo
Responsabile programmazione sportiva
Direttore Tecnico settore Juniores
Direttore Tecnico Minirugby
Catanzaro Antonino
Preparatore atletico

Area Marketing & Comunicazione
Tricamo Natale
Responsabile Marketing e Comunicazione
Addetto Stampa
Fotografo
Grasso Gerry
Gestione Web


Campo “ Ennio Magistri”
Miroddi Giuseppe
Resp. Manutenzione impianto e Magazzino
Vitale Domenico
Resp. Club House e Terzo Tempo
Amato Antonino
Resp. Materiale Medico

Mission

MISSION 

L’unione Rugby Aquile del Tirreno riprendendo la tradizione rugbystica cinquantennale di Milazzo e Barcellona, da circa 5 anni rappresenta una delle realtà, relativamente a questo sport, più importanti della provincia e una delle più promettenti della regione. 

L’attività delle Aquile del Tirreno, vede costantemente coinvolti, oltre agli atleti seniores, centinaia di ragazzi di età compresa tra i 6 e i 18 anni, che partecipano a tutti i campionati della Federazione Italiana Rugby, con ottimi risultati. 

Il nostro progetto sportivo persegue degli obiettivi importanti; 

Rafforzare il settore giovanile potenziando e migliorando l’aspetto tecnico, didattico ed organizzativo, allo scopo di accrescere l’interesse dei ragazzi nei confronti di questa disciplina sportiva. Potenziare il settore della prima squadra, che rappresenta il culmine del percorso di crescita dell’atleta. Raggiungere traguardi d’interesse regionale e nazionale portando la città a livelli di visibilità più adeguata. 

Uniti la passione cresce… 

 Sostenere un simbolo storico e sportivo, significa non soltanto dare un contributo ad una società sportiva, ma anche salvaguardare un vero e proprio patrimonio. Significa rendersi conto che a Milazzo esiste una realtà di cui andare orgogliosi, esiste qualcosa che, proprio grazie al carattere che ci distingue, ci rende tra i migliori. 

 Per dare ai giovani la possibilità di praticare uno sport educativo e pulito! Il Rugby è uno sport che richiede grande impegno e dedizione ma che ripaga con una crescita caratteriale che ha pochi eguali in altre discipline, uno sport che prepara alla vita, che insegna a dare un senso alle sconfitte e il giusto peso alle vittorie, che contribuisce a far diventare i nostri ragazzi uomini consapevoli e responsabili. 

 Aiutare le Aquile del Tirreno significa quindi credere nel valore sociale ed educativo dello sport, significa fare qualcosa di concreto per i giovani della nostra città, significa dar loro alternative formative di valore in cui riconoscersi e crescere. Per realizzare questo Sogno abbiamo bisogno di te! Sostieni 

Le AQUILE DEL TIRRENO!

Modulistica


Modulistica

Sezione dedicata ai moduli e scartoffie utili 

Informazioni Iscrizioni 2016-17 
In questo documento troverai informazioni sul periodo di prova, le dotazioni offerte e costi dei corsi per categoria, l'elenco dei documenti per l'iscrizione e relative possibilità di invio dei documenti e del pagamento. 

- Domanda di Ammissione Socio Atleta 2016-2017
- Tesseramento FIR (Mod 12) Minori 
- Tesseramento FIR (Mod 12) Maggiorenni 
- Informativa sulla Privacy 
- Manleva Minori

Il Terzo Tempo


Il Terzo tempo 

E’ una delle tradizioni più importanti del rugby. Inizia da quando l’arbitro fischia per concludere la partita. Da quel momento le due squadre non sono più rivali e vanno a festeggiare insieme. Forse rappresenta il vero spirito del rugby. 

La tradizione prevede un banchetto, offerto dalla squadra che ha ospitato l’incontro. L’atmosfera di cordialità nella quale si stemperano le tensioni della partita è uno degli aspetti che più divertono chi vi partecipa e più affascinano chi segue questo sport da un punto di vista esterno. 

In Gran Bretagna l’usanza è quella di concludere i match nelle Club House del team ospitante, i famosi pub privati nelle vicinanze dei campi da gioco. In queste occasioni si crea una forte legame fra giocatori di squadre diverse che culmina spesso in amicizie durature. 

Anche i tifosi possono partecipare a questa festa, in modo da eliminare le distanze che si creano tra spalti e il campo, come invece accade nel calcio dove i giocatori spesso paiono inavvicinabili.

Info Adesione Aziende Card Aquile del Tirreno


SCENDI IN CAMPO CON LE AQUILE! 
Diventando partner del circuito Aquile Card la visibilità della tua azienda schizzerà alla stelle! Il nostro progetto coinvolge circa 300 famiglie nei comuni di Milazzo, Barcellona e limitrofi. Questo è un numero che crescerà esponenzialmente nei prossimi anni. 

COME FUNZIONA 
Con un contributo minimo entrerai a far parte del circuito di aziende convenzionate. Il tipo di prestazione, promozione, offerte e sconto lo sceglierai in tutta autonomia. Se sei interessato a diventare partner ed entrare a far parte del circuito delle Aquile Card contattaci, un nostro collaboratore ti verrà a trovare. 

Regolamento 
Art. 1/a - Il Titolare della carta non ha nessun obbligo, all'arrivo nel locale, di far presente di esserne possessore, ma è sufficiente esibire la card prima dell'emissione dello scontrino al momento del pagamento del conto. 

 Art. 2/a – L’Esercente è tenuto ad applicare la promozione offerta tramite il sito internet www.rugbyaquiledeltirreno.it all’esibizione della CARD delle AQUILE. 

 Art. 3/a - L’Esercente è UNICO responsabile, anche penalmente, di eventuali lamentele, denunce, esposti da parte dei Titolari della Carta Sconto, derivanti dal non rispetto del presente Regolamento o dal servizio/prestazione scadente. 

Art. 4/a - La mancata erogazione del servizio o prodotto, al Titolari della card delle Aquile, autorizzerà l’ ASD Unione Rugby Aquile del Tirreno ad annullare il contratto e procedere per vie legali al fine di recuperare il danno di immagine procurato.

Contratto Adesione 

Modulo Richiesta Card Aquile del Tirreno




Scarica il modulo e presentalo presso la l'Associazione Sportiva

Modulo Richiesta Card Aquile del Tirreno

Regolamento Aquile Card


DENOMINAZIONE 
La Card delle Aquile SOGGETTO PROMOTORE A.S.D. Unione Rugby Aquile del Tirreno Via Rio Rosso, 218 - 98057 Milazzo (Me) e-mail: info@rugbyaquiledeltirreno.it sito web: www.rugbyaquiledeltirreno.it 

DURATA 
Dal 1 Luglio 2016 al 30 Giugno 2017 CONTRIBUTO € 10,00 (euro dieci/00) 

SCOPO
La card è stata creata per sostenere il progetto educativo/sportivo dell’A.S.D. Unione Rugby Aquile del Tirreno finalizzato a diffondere una sana cultura dello sport per la crescita delle nuove generazioni di atleti. Il titolare della Card è libero di partecipare alle manifestazioni organizzate dalla Società. Al momento dell’adesione, il titolare riceverà una Card che gli consentirà di ottenere diversi benefici. 

VALIDITÀ DELLA CARD
La Card non costituisce un mezzo di pagamento. La Card delle Aquile dovrà essere esibita al momento dell’ingresso delle sedi di manifestazioni sportive o prima dell’acquisto dei beni o servizi richiesti. Ogni esercizio commerciale che aderisce a quest’iniziativa è responsabile delle condizioni offerte al Titolare. L’A.S.D. Unione Rugby Aquile del Tirreno non ha alcuna responsabilità diretta o indiretta di eventuali carenze o privazioni derivanti dagli acquisti o dai servizi espletati dagli esercizi commerciali convenzionati. 

CARD AGGIUNTIVE
Il Titolare può richiedere una o più card aggiuntive per permettere ad un familiare residente nel suo stesso domicilio di aderire all’iniziativa. 

CARD SMARRITE O ROVINATE 
Il titolare dovrà notificare lo smarrimento o il deterioramento della Card.